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Pagaiando in Canada

Il kayak è molto più di uno sport: è un viaggio, un’esperienza che mi ha insegnato a vedere la natura con occhi nuovi e a vivere con più consapevolezza.

Il kayak di Margaret in Canada

Il kayak di Margaret in Canada

Mi chiamo Margaret, sono canadese di origini italiane, e il kayak è la mia più grande passione. Cresciuta tra la bellezza selvaggia del Canada e le storie della mia famiglia italiana, ho sempre sentito un legame profondo con la natura. Il kayak mi permette di vivere questo legame in modo unico: ogni volta che metto in acqua la mia pagaia, sento di entrare in un mondo diverso, dove il tempo rallenta e ogni dettaglio acquista importanza.

Per me, il kayak non è solo uno sport. È un rifugio personale, un momento per lasciare da parte la frenesia della vita quotidiana e immergermi in un universo fatto di silenzio, movimento e scoperta. Ogni lago, ogni fiume, ogni baia è una nuova avventura, un’occasione per connettermi con la natura e con me stessa.

Margaret mentre si dirige verso il lago

Margaret mentre si dirige verso il lago

La prima volta che ho provato il kayak, ero un’adolescente in vacanza con la mia famiglia sulle rive del Lago Ontario. Un amico di famiglia ci aveva invitato a provare, e anche se all’inizio ero un po’ intimorita, bastò un colpo di pagaia per farmi innamorare. Ricordo ancora la sensazione del kayak che scivolava sull’acqua, la pagaia che disegnava cerchi perfetti, e la tranquillità che mi avvolgeva.

Da quel giorno, il kayak è diventato una parte fondamentale della mia vita. Ho scoperto che non si tratta solo di movimento, ma di un vero e proprio viaggio interiore. Quando sono in acqua, tutto il resto sembra svanire: i pensieri si calmano, il respiro si fa più regolare, e l’unico suono che rimane è quello della pagaia che sfiora l’acqua. Il kayak mi regala un senso di libertà che poche altre cose riescono a darmi. Mi piace esplorare luoghi remoti, baie nascoste o fiumi che sembrano non avere fine. Ogni volta che metto piede a terra dopo un’escursione, sento di aver vissuto qualcosa di speciale, qualcosa che mi avvicina un po’ di più alla natura e a me stessa.

La vista del lago canadese

La vista del lago canadese

Quando ho iniziato a fare kayak, pensavo fosse solo questione di pagaiate e equilibrio. Poi ho scoperto che c’è molto di più. La tecnica è fondamentale, e con il tempo ho imparato a migliorare ogni dettaglio, dalla postura alle manovre più complesse. La postura è il primo elemento su cui ho lavorato. Sedersi con la schiena dritta e le gambe ben distese permette di mantenere l’equilibrio e trasmettere forza alle bracciate. La pagaia, invece, è come un prolungamento del corpo: ogni colpo deve essere fluido e deciso, con un movimento alternato che sfrutta il busto e non solo le braccia. È stato sorprendente rendermi conto di quanto un movimento ben eseguito possa fare la differenza, sia in termini di velocità che di fatica.

Anche l’equipaggiamento è cruciale. Ho scelto un kayak da turismo, lungo e stabile, perfetto per coprire lunghe distanze su laghi e baie. Oltre al giubbotto salvagente, porto sempre con me una borsa stagna per proteggere il telefono e gli oggetti personali, un paddle leash per non perdere la pagaia e, nelle acque più fredde o agitate, un casco. Ogni escursione inizia con un controllo meticoloso dell’attrezzatura, un rito che mi dà sicurezza e mi prepara mentalmente per la giornata.

Margaret che pagaia nel lago
Margaret che pagaia nel lago

L’inverno è il momento in cui la natura si trasforma, e per me, pagaiare su un lago innevato è un’esperienza magica. Una mattina, ho deciso di affrontare le acque di un lago parzialmente ghiacciato non lontano da casa. Era una giornata gelida, ma l’aria era limpida e il sole faceva scintillare la neve e il ghiaccio. Prima di partire, avevo preparato ogni dettaglio con cura. Indossavo una muta termica e guanti impermeabili, e avevo studiato le condizioni del lago per assicurarmi che non ci fossero pericoli. Il freddo era pungente, ma appena il kayak ha iniziato a scivolare sull’acqua, il mio corpo si è adattato al ritmo e alla concentrazione richiesta. La superficie del lago era in parte ghiacciata, e ogni tanto il kayak sfiorava il bordo del ghiaccio, producendo un suono cristallino. Era incredibile vedere il contrasto tra l’acqua scura e i riflessi del ghiaccio, un paesaggio che sembrava uscito da una favola.

Durante l’escursione, ho incontrato un gruppo di lontre che giocavano sulla superficie ghiacciata. Erano curiose, scivolavano e si rincorrevano, e per qualche istante ho sentito di far parte del loro mondo. È difficile descrivere la gioia di osservare queste creature così da vicino, in un ambiente tanto silenzioso e incontaminato. Quando sono tornata a riva, il tramonto stava iniziando a colorare il cielo di rosa e arancione. Era un momento perfetto per concludere la giornata, uno di quelli che ti fanno sentire grata di vivere in un mondo così meraviglioso.

La riva del lago canadese
La riva del lago canadese

Ogni volta che salgo sul mio kayak, so che sto per vivere qualcosa di unico. Ma ci sono esperienze che restano impresse più profondamente, come una traversata sul Lago Superior all’alba. Era una mattina d’estate, l’acqua così calma da sembrare un vetro perfetto. La nebbia si sollevava lentamente dalle rive, e il sole iniziava a dipingere il cielo di sfumature dorate. Ogni colpo di pagaia rompeva il silenzio in modo quasi ipnotico. Mi sentivo completamente sola e al tempo stesso parte di qualcosa di più grande.

Un’altra volta, ho affrontato un fiume con rapide leggere ma continue. Ogni curva nascondeva una nuova sorpresa: una cascata in lontananza, un tronco sommerso che richiedeva una manovra rapida, un tratto di acqua cristallina dove potevo vedere il fondo roccioso. L’adrenalina si mescolava alla meraviglia, e la sensazione di superare ogni ostacolo mi riempiva di orgoglio.

Il ricordo più speciale, però, è legato a un incontro inaspettato con un’alce. Mi trovavo in una piccola baia appartata, dove avevo deciso di fare una pausa. All’improvviso, dal bordo della foresta, è apparsa questa maestosa creatura. Si è avvicinata lentamente all’acqua, bevendo senza fretta, completamente indifferente alla mia presenza. Per qualche minuto, siamo rimasti lì, io nel kayak e lei sulla riva, a condividere un silenzio che parlava più di mille parole.

Margaret mentre attraversa il lago

Margaret mentre attraversa il lago

Il kayak non è sempre facile, ma è proprio nelle difficoltà che ho trovato le lezioni più importanti. Una delle prime sfide che ho affrontato è stata pagaiare controvento. Ricordo una volta, su un lago ampio e aperto, in cui ogni colpo di pagaia sembrava inutile, il vento mi spingeva indietro. Ho imparato a non lottare contro di esso, ma a usare una tecnica più efficiente, concentrandomi su piccoli traguardi: raggiungere un punto vicino, poi un altro, fino ad avanzare. Anche le correnti possono essere insidiose, specialmente nei fiumi. Una volta, una corrente mi ha portato verso una zona piena di tronchi sommersi. È stato spaventoso, ma mantenendo la calma e usando movimenti precisi, sono riuscita a uscirne indenne. Quell’esperienza mi ha insegnato l’importanza di leggere l’acqua, anticipare i cambiamenti e non farsi prendere dal panico.

Il kayak è anche una prova mentale. Essere sola in mezzo a un lago vasto, con il silenzio intorno e solo l’eco dei miei pensieri, richiede una certa forza interiore. Ma è in quei momenti che ho trovato una connessione più profonda con me stessa e con la natura. Mi sono resa conto di quanto sia importante essere presenti, vivere il momento e lasciarsi guidare dalla calma. Ogni sfida mi ha resa più resiliente, paziente e consapevole. Il kayak non è solo uno sport, ma una scuola di vita, che mi ha insegnato a vedere il mondo con occhi diversi e a rispettare la forza e la bellezza della natura.

Lago canadese d'inverno

Lago canadese d'inverno

Il Canada è una terra che sembra fatta apposta per il kayak. Ogni angolo di questo vasto paese offre uno scenario unico, un invito a immergersi nella natura e a scoprire la sua bellezza senza tempo. I laghi cristallini sono tra i miei preferiti. Alcuni sono così grandi che sembra di pagaiare su un mare calmo, mentre altri, più piccoli, sono nascosti tra le foreste, circondati da alberi che si specchiano nell’acqua come in un quadro. Ho esplorato laghi dove l’acqua è così limpida che si può vedere il fondo a metri di profondità, con rocce e pesci che si muovono lentamente sotto di me.

I fiumi, invece, sono più dinamici. Mi piace seguirne il corso, lasciandomi sorprendere da ogni curva. Alcuni offrono rapide leggere, altre volte invece ci si trova in tratti tranquilli, dove l’unico suono è quello della pagaia che sfiora l’acqua. Ricordo un fiume che serpeggiava attraverso una valle verde: ad ogni curva, un’aquila si alzava in volo dalle cime degli alberi, rendendo quel viaggio ancora più speciale. Le coste selvagge sono un altro spettacolo incredibile. Quando ho avuto l’occasione di pagaiare nell’oceano, ho sentito una connessione diversa con l’acqua: più vasto, più potente, un mondo a sé. Le onde dolci, le scogliere imponenti e le spiagge nascoste creano un’esperienza che resta nel cuore. Il Canada, con le sue foreste infinite, le montagne imponenti e i cieli sconfinati, è un luogo che ti fa sentire piccolo ma parte di qualcosa di più grande. Ogni paesaggio ha la sua energia, la sua personalità, e pagaiare attraverso questi scenari è un modo per assorbirne la magia.

Margaret mentre pagaia in Canada
Margaret mentre pagaia in Canada

Se c’è una cosa che ho imparato, è che il kayak è per tutti. Non importa se sei un principiante o un esperto: c’è sempre un luogo adatto al tuo livello e un’avventura che ti aspetta. Per chi vuole iniziare, consiglio di partire con acque calme, come laghi o baie. Questi ambienti offrono la possibilità di imparare la tecnica di base senza preoccuparsi di correnti o onde. È importante dedicare del tempo alla pratica della postura corretta e dei movimenti della pagaia. Anche una breve lezione con un istruttore può fare la differenza.

La sicurezza è fondamentale. Prima di ogni uscita, verifica le condizioni meteorologiche e assicurati di avere l’attrezzatura necessaria: un giubbotto salvagente, una borsa stagna e, se sei in acque più impegnative, un casco. Se sei alle prime armi, è sempre meglio partire in gruppo o con qualcuno che abbia esperienza. Il kayak non è solo tecnica: è anche esplorazione e connessione. Lascia che il ritmo della pagaia ti guidi, prenditi il tempo per osservare ciò che ti circonda e ascolta il suono dell’acqua. È un modo per scoprire non solo nuovi luoghi, ma anche te stesso. Ogni pagaiata è un piccolo passo verso un’avventura più grande, un invito a esplorare il mondo con curiosità e rispetto.

Margaret Barsotti

Margaret Barsotti

Che si tratti di un lago calmo, di un fiume dinamico o di una costa selvaggia, il kayak mi regala una connessione unica con il mondo che mi circonda. È una lezione di semplicità e meraviglia, un invito a vivere il momento e a rispettare ciò che la natura ha da offrire.

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