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Attraverso il Nā Pali Park

Il viaggio a Nā Pali mi aveva lasciato con una lezione preziosa: la natura non è solo un paesaggio da ammirare, ma un luogo che può rigenerare l’anima e ricordarci ciò che è essenziale.

Escursione di Marco Franceschi alle Hawaii

Escursione di Marco Franceschi alle Hawaii

Da tempo sognavo di visitare le Hawaii, ma non mi interessavano le spiagge affollate o i resort di lusso. Cercavo qualcosa di diverso, un luogo dove la natura selvaggia fosse la vera protagonista. Quando lessi della costa di Nā Pali, con le sue scogliere a picco sull’oceano e la foresta tropicale rigogliosa, capii che quello era il posto che stavo cercando.

Mi chiamo Marco Franceschi, e come tanti viaggiatori appassionati di trekking, amo sfidare me stesso. Nā Pali mi attirava per la sua bellezza, certo, ma anche per la promessa di un’avventura lontana dalla civiltà, dove ogni passo ti riporta alle radici della tua connessione con la terra.

Panorama alle Hawaii

Panorama alle Hawaii

Arrivare a Kauai è come entrare in un dipinto. L’isola è un’esplosione di colori: il verde brillante delle foreste, il blu profondo dell’oceano e le sfumature dorate dei raggi del sole che filtrano tra le montagne. Kauai è la più antica e selvaggia delle isole hawaiane, e questa sua età si riflette nei suoi paesaggi, plasmati da millenni di erosione e dalla forza della natura. Mi diressi verso il Nā Pali Coast State Park, famoso per le sue scogliere che si tuffano verticalmente nell’oceano e per i sentieri che si snodano attraverso la foresta tropicale. Con la mia attrezzatura leggera – uno zaino con borraccia filtrante, scarpe da trekking robuste e un cambio di vestiti – mi preparai ad affrontare l’escursione.

All’ingresso del parco, fui accolto da un panorama che toglieva il fiato. Le scogliere si stagliavano maestose contro il cielo, con l’oceano che si infrangeva rumorosamente sulla costa sottostante. Il sentiero iniziava dolcemente, costeggiando piante di ti (tradizionalmente usate dagli hawaiani per costruire capanne) e alberi di banyan dalle radici intrecciate. Ad ogni passo, l’ambiente cambiava. Lungo il percorso, l’odore salmastro del mare si mescolava con quello dolce e fresco della foresta. Gli uccelli tropicali cantavano sopra di me, mentre piccole lucertole si muovevano veloci tra le rocce. Questo era il mio primo assaggio di Nā Pali, e già sentivo che sarebbe stato indimenticabile.

Escursione a Kauai
Escursione a Kauai

Il sentiero si fece subito più impegnativo. I dolci tratti iniziali lasciarono spazio a salite ripide e discese scoscese, alcune delle quali attraversavano terreni rocciosi instabili. Mi aiutavo con un bastone da trekking, piantandolo saldamente per bilanciarmi, mentre sotto di me si apriva una vista spettacolare sull’oceano. Le onde si infrangevano contro le rocce con una potenza che sembrava rispecchiare la forza delle scogliere stesse, alte e imponenti come cattedrali naturali. Ogni curva del sentiero rivelava una nuova meraviglia. In alcuni punti, la vegetazione si apriva, offrendo scorci panoramici di montagne verdi che si tuffavano nell’acqua blu profondo. In altri, la foresta tropicale mi avvolgeva completamente, con alberi dalle radici contorte e felci alte fino alla vita.

Incontrai anche alcune cascate. Una in particolare attirò la mia attenzione: l’acqua scorreva lungo una parete di roccia lavica, creando un piccolo specchio d’acqua alla base. Mi fermai per rinfrescarmi, lasciando che le gocce fredde mi scivolassero sulle mani e sul viso. Il suono della cascata era rilassante, un contrasto con il rumore costante delle onde che avevo sentito poco prima.

Panorama a Na Pali

Panorama a Na Pali

A metà percorso, decisi di deviare lungo un piccolo sentiero che si inoltrava nella foresta. Non era ben battuto, ma sembrava invitarmi a scoprire cosa nascondeva. Camminando tra gli alberi, l’aria si fece più fresca e umida. Le foglie delle palme giganti si intrecciavano sopra di me, filtrando la luce del sole in raggi dorati che illuminavano il sottobosco. Alla fine del sentiero, trovai una radura nascosta, circondata da alberi di kukui. Era un luogo perfetto per fermarsi e riflettere. Mi sedetti su una roccia liscia e osservai il panorama. Da lì, potevo vedere la costa di Nā Pali in tutta la sua maestosità: le scogliere che si estendevano a perdita d’occhio, l’oceano scintillante e il cielo limpido.

In quel momento, mi resi conto di quanto fosse raro trovare un luogo che ti facesse sentire così piccolo, ma anche parte di qualcosa di più grande. Era impossibile non riflettere sul potere della natura e sulla nostra connessione con essa. Camminare a Nā Pali non era solo un’escursione: era un ritorno alle origini, un promemoria di ciò che è veramente importante.

Marco Franceschi di fronte all'oceano
Marco Franceschi di fronte all'oceano

Dopo essermi preso qualche minuto per immergermi nella quiete della radura, iniziai il cammino di ritorno. Riprendere il sentiero principale fu più facile grazie ai segni che avevo lasciato lungo il percorso, ma il paesaggio, che avevo già attraversato, sembrava diverso alla luce del pomeriggio. Le ombre si allungavano sulle rocce e i colori vibranti della mattina si addolcivano in tonalità più calde, quasi dorate.

Escursione a Na Pali

Escursione a Na Pali

Il terreno, che prima avevo affrontato con energia, ora mi richiedeva più concentrazione. Ogni passo doveva essere calcolato: le rocce scivolose, i tratti esposti e le radici sporgenti della foresta rappresentavano una sfida continua. Ma a ogni difficoltà superata, la soddisfazione cresceva. Mi sentivo parte integrante del paesaggio, non solo un visitatore. Lungo il cammino, mi fermai ancora una volta su un punto panoramico, una sporgenza che si affacciava direttamente sulle scogliere. Il vento portava l’odore salmastro del mare, mescolato al profumo della vegetazione tropicale. In lontananza, potevo scorgere le barche che attraversavano il mare, minuscole rispetto all’immensità del panorama.

La foresta nell'isola di Kauai

La foresta nell'isola di Kauai

Quando tornai al punto di partenza, con gli scarponi coperti di fango e i muscoli indolenziti, non sentivo stanchezza, ma un profondo senso di appagamento. Nā Pali non era stato solo un luogo da esplorare, ma un maestro silenzioso. Camminando lungo quei sentieri, avevo riscoperto il valore della lentezza, della pazienza e della concentrazione. Mi resi conto che spesso, nella vita di tutti i giorni, siamo così presi dalla necessità di arrivare a una meta che dimentichiamo di godere del percorso. Ma qui, in mezzo alla natura, ogni passo aveva un significato.

Pensai anche a quanto fosse importante preservare luoghi come questo. Nā Pali era un esempio perfetto di equilibrio tra bellezza e fragilità. Era nostro compito rispettarlo, proteggerlo e imparare da esso, piuttosto che sfruttarlo senza considerazione.

Marco Franceschi

Marco Franceschi

Consiglio a chiunque ami l’avventura e il trekking di visitare Nā Pali almeno una volta nella vita. È un viaggio che richiede impegno e rispetto, ma che ripaga con paesaggi indimenticabili e momenti di autentica introspezione.

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